INFERIS
2010 – 2011
2010 – 2011
Ubicata all’interno dell’ex Convention Center, successivamente inglobato nel tracciato del rollercoaster Oblivion: The Black Hole (inaugurato nel 2015), Inferis è stata un’attrazione walk-through a tema horror introdotta da Gardaland nel 2010. Questo percorso dell’orrore, pensato per un pubblico più adulto, conduceva i visitatori in un’esperienza immersiva dal tono cupo e inquietante.
“Inferis – Il labirinto del Terrore” era il nome completo di questo percorso horror. Un alternativa che venne valutata fu “Inferis – Il Cammino dei peccatori”. All’inizio del percorso, un giudice metteva alla prova i partecipanti con una scelta simbolica: varcare la soglia degli inferi da “innocenti” o da “peccatori”. Tuttavia, entrambe le opzioni conducevano al medesimo tragitto. I visitatori affrontavano l’esperienza in piccoli gruppi, in fila indiana, con le mani appoggiate sulle spalle del compagno davanti, avanzando in ambienti bui dove l’unico riferimento visivo erano piccole luci rosse posizionate in alto, il cui significato non veniva spiegato chiaramente.
Il percorso si snodava tra scenografie horror come gabbie, strumenti di tortura, teste insanguinate e un imponente finale con un ponte sospeso e il trono del diavolo – la parte visivamente più scenografica e curata dell’intera attrazione. Tuttavia, l’ambientazione esterna richiamava poco il tema infernale, e una parte del tracciato sembrava più simile a una fabbrica abbandonata. Solo nelle fasi finali il concept dell’“inferno” diventava leggermente più riconoscibile.
I costumi degli attori erano modesti, ma l’effetto complessivo risultava comunque suggestivo grazie alla penombra e all’utilizzo di suoni e meccanismi scenici. L’esperienza era pensata per creare una paura contenuta e accessibile, più teatrale che spaventosa, adatta a un pubblico di adolescenti e adulti in cerca di un brivido leggero.
L’ingresso all’attrazione avveniva attraverso la vecchia area coda del Panoramic Tour, decorata con griglie metalliche, bidoni arrugginiti e cartelli di pericolo, a evocare un’atmosfera decadente e sinistra. Tuttavia, la scarsità di effetti speciali e scenografie dettagliate non permise a Inferis di imporsi come attrazione di punta del parco. Per via delle sue tematiche, l’accesso era vietato ai minori di 14 anni.
Il percorso era lungo solamente circa 150 metri, con 8 differenti situazioni tematiche e una superficie di circa 1000 metri quadrati. Per la formazione degli attori presenti, l’incarico fu affidato al team inglese della Merlin che si occupava dei dungeon della compagnia. Dalla progettazione alla sua inaugurazione sono serviti circa 7 mesi di lavoro. Le scenografie vennero studiate da Merlin Studios per poter essere integrate con nuovi dettagli direttamente da Gardaland.
Per promuovere l’apertura di Inferis, Gardaland adottò nel 2010 una strategia di comunicazione non convenzionale, facendo ricorso al cosiddetto guerrilla marketing. L’iniziativa, audace e intrigante, vide protagonista un attore dal look diabolico ma seducente, il cui aspetto inquietante attirava l’attenzione e alimentava la curiosità. Questo personaggio misterioso si aggirò per le principali città italiane distribuendo enigmatici “biglietti da visita”.
I biglietti riportavano l’indirizzo di un blog, oggi non più attivo, intitolato “Chediavolostasuccedendo”, concepito come teaser virale per generare suspense e anticipazione nei confronti dell’imminente attrazione horror. La campagna riuscì a creare un certo fermento iniziale, soprattutto online, incuriosendo un pubblico giovane e amante del mistero.
Lanciata con una forte e ben realizzata campagna di marketing nel 2010, Inferis venne concepita come un esperimento per testare l’interesse del pubblico italiano verso attrazioni horror simili al format dei Dungeon europei, di proprietà del gruppo Merlin, gestore del parco dal 2008. Tali attrazioni, diffuse in grandi città come Londra o Berlino, propongono percorsi ispirati agli orrori storici locali, come la peste, le torture o i grandi incendi.
Fin dall’inizio, Inferis fu pensata come attrazione temporanea, facilmente adattabile e trasferibile in altri parchi del gruppo. Tuttavia, l’accoglienza del pubblico fu tiepida, complice anche la concorrenza della più intensa e realistica Horror House di Movieland. Questo portò alla decisione di chiudere definitivamente l’attrazione senza rilocarla altrove.
Molti degli elementi scenografici di Inferis vennero successivamente riutilizzati durante gli eventi stagionali di Gardaland Magic Halloween, dando nuova vita ai materiali impiegati.
Tra le principali criticità che ne decretarono l’insuccesso, si possono citare la linearità del percorso, la scarsità di attori (solitamente non più di due o tre) e la durata contenuta dell’esperienza, circa 5 minuti. Nonostante un concept iniziale interessante, la realizzazione non fu all’altezza delle aspettative: il tema infernale risultava poco riconoscibile, e l’atmosfera complessiva più vicina a un tunnel scenografico che a un vero labirinto horror.
Nome | Tipologia | Apertura | Chiusura |
Area Pic Nic | Ristoro | 1995 | 1997 |
Convention Center | Teatro | 1998 | 2009 |
Inferis | Attrazione | 2010 | 2011 |
Oblivion the black hole | Attrazione | 2015 | In Attività |
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