LA VALLE DEI RE
1988 – 2008
1988 – 2008
La Valle dei Re è una delle attrazioni più iconiche e affascinanti di Gardaland, nonché uno dei più grandi investimenti mai realizzati dal parco, al pari de I Corsari.
Inaugurata nel 1988, questa dark ride ha visto la creazione di un imponente cantiere con la realizzazione di una struttura in cemento armato, estendendosi su una superficie pari a quella di un campo da calcio. Dopo la conclusione della costruzione del capannone, che in tempi recenti ha ospitato l’attrazione Jumanji – The Adventure, i progettisti Valerio Mazzoli e suo fratello Claudio, scenografi dell’epoca, hanno trasformato completamente la struttura. La facciata d’ingresso è stata modellata a somiglianza del Tempio di Abu Simbel, mentre la parte superiore è stata arricchita con un’area Hawaii dotata di cascate e un bar tematizzato.
A differenza delle produzioni Disney, dove i capannoni delle attrazioni indoor sono parzialmente mascherati ma visibili dall’alto, nella Valle dei Re, come per I Corsari nel 1992, l’intera struttura è stata completamente nascosta, risultando invisibile dall’esterno e permettendo di sfruttare appieno l’ampia superficie del capannone.
La Valle dei Re proponeva un viaggio coinvolgente nell’antico Egitto, rendendola una dark ride unica in Europa. Per la realizzazione dell’attrazione, è stato adottato un metodo di lavoro simile a quello adottato dei parchi Disney, che prevedeva la creazione di storyboard e un plastico dettagliato. Grazie a questi, fu possibile produrre un filmato illustrativo che Valerio Mazzoli presentò alla direzione di Gardaland per l’approvazione del progetto e che venne utilizzato s scopo promozionale nelle videocassette vendute al parco nel 1987.
Successivamente, furono realizzate scenografie straordinarie, centinaia di oggetti di scena, animatronici in grado di compiere fino a 15 movimenti diversi e costumi dettagliati per tutti i personaggi dell’attrazione. Gli animatronici, movimentati con aria compressa tramite pistoni, risultavano decisamente più economici rispetto ai sistemi oleodinamici della Disney, ma altrettanto funzionali e sorprendenti. Questo approccio consentì di inserire un numero elevato di figure in movimento senza compromettere il budget, già faraonico di suo.
Uno degli animatronici più celebri è quello dell’archeologo Howard Carter, realizzato con le fattezze di Valerio Mazzoli, che prestò anche la sua voce per dar vita al personaggio.
Il lavoro straordinario dietro alla Valle dei Re ha portato alla creazione di una delle attrazioni più belle d’Europa, diventando un vero e proprio simbolo di Gardaland. La sua imponente facciata, che rappresentava il Tempio di Abu Simbel, è ancora oggi uno degli elementi più ricordati del parco, lasciando un ricordo indelebile nei visitatori.
Inoltre, il tema dell’Antico Egitto era completamente inedito per una dark ride, rappresentando una vera e propria esclusiva mondiale per l’epoca. Questo “azzardo tematico” non solo ha elevato Gardaland al rango delle grandi destinazioni europee, ma ha anche sorpreso milioni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.
Per la realizzazione della parte meccanica, Gardaland si affidò alla Pinfari, azienda con la quale il parco aveva già collaborato in passato per la costruzione di altre attrazioni. Fu creato un sistema di trasporto oleodinamico a ciclo continuo, simile a un nastro trasportatore, su cui furono installate le vetture. Questo sistema, concettualmente simile agli Omnimover dei parchi Disney, garantiva un ciclo ininterrotto dell’attrazione, aumentando notevolmente la capacità oraria e migliorando l’esperienza dei visitatori.
L’investimento per la costruzione della Valle dei Re fu enorme, ammontando a circa 12 miliardi di lire dell’epoca. Questo fu un impegno economico straordinario per Gardaland e uno dei più grandi. Solo pochi anni dopo, il parco investì quasi 60 miliardi di lire per la realizzazione de I Corsari, comprendente però anche la costruzione delle altre strutture come il Cinema Dinamico e il Villaggio Inglese.
Nel corso degli anni, la Valle dei Re ha subito diverse modifiche e aggiustamenti, alcuni dei quali sono diventati veri e propri punti distintivi dell’attrazione. Una delle principali aggiunte fu l’installazione di un laser finale, che arricchì l’esperienza visiva e narrativa diventando allo stesso tempo un elemento iconico per i visitatori. Allo stesso modo, molte delle stanze originali furono rivisitate: un esempio è la famosa scena del rito di sacrificio, che inizialmente mostrava una donna legata sopra un pozzo di lava. Nel corso del tempo, la figura della donna cambiò, passando da un personaggio in piedi che gridava aiuto a una figura mummificata sdraiata, aggiungendo un tocco inquietante e misterioso.
Molte altre modifiche riguardarono l’aggiunta di effetti speciali, come i fantasmi proiettati su teli trasparenti per creare un effetto tridimensionale, e la figura del Faraone, che troneggiava sopra un trono sollevato da quattro servitori. Questi cambiamenti furono solo alcune delle migliorie che l’attrazione subì nel corso della sua lunga carriera, con continui aggiornamenti che hanno reso difficile ricostruire ogni singolo cambiamento.
Il restyling più significativo avvenne nel 2000, quando l’attrazione fu oggetto di un rinnovamento importante. In quell’occasione, tutti gli abiti degli animatronici furono realizzati da zero dalla sartoria del parco, e vennero sostituite o restaurate le parti usurate nel corso dei 12 anni di attività. Le scenografie furono quasi tutte ricolorate e, in alcuni casi, furono sostituiti interi fondali. Vennero anche aggiunti nuovi effetti speciali, tra cui fiamme finte, nuovi laser e proiezioni 3D. Per simulare un viaggio nel tempo, furono introdotti gli Stargate all’inizio e alla fine del percorso.
Una delle modifiche più rilevanti riguardò l’impianto audio, che fu completamente sostituito. La nuova colonna sonora dell’attrazione, ispirata a Stargate e Star Wars, fu accompagnata da nuovi effetti sonori e dialoghi registrati per arricchire l’esperienza. Le quasi 70 figure animatroniche furono tutte ripristinate e aggiornate, con i programmi di base rinnovati per offrire un’esperienza sempre più coinvolgente. Ci vollero quasi 2 mesi per sistemare e ripristinare tutti gli animatronici.
Anche la parte esterna della Valle dei Re subì modifiche significative. In origine, il piazzale antistante l’attrazione era caratterizzato da una grande aiuola verde, che fu trasformata in un deserto evocativo, con sabbia e un obelisco. Questo cambiamento, insieme alla successiva eliminazione dell’aiuola per permettere una migliore visibilità durante gli spettacoli serali, segna l’evoluzione del design esterno.
Anche il sentiero che conduce all’attrazione subì dei cambiamenti: le aiuole floreali più ampie e meno curate furono sostituite da un percorso più lineare, con elefanti di siepe spostati in una zona diversa del parco per ottimizzare gli spazi.
La realizzazione della facciata della Valle dei Re rappresentò un’opera straordinaria. Le statue furono create utilizzando calchi realizzati appositamente dal parco e poi colate in cemento, mescolato con sabbia proveniente dall’Africa per ottenere una colorazione autentica. (Fonte: parksmania.it) La facciata riproduce fedelmente il Tempio di Abu Simbel in scala 1:2, la metà esatta dell’originale.
Per l’inaugurazione nel 1988, Gardaland presentò uno spettacolo ispirato all’opera “Aida” dell’Arena di Verona, davanti alla maestosa facciata, alla presenza di numerose cariche istituzionali.
Nel 2008, l’attrazione subì un ulteriore restyling, diventando “Ramses: Il Risveglio”. Questa versione interattiva della dark ride introdusse l’uso di pistole laser per colpire bersagli luminosi, aggiungendo un elemento di gioco e competizione. Questo aggiornamento fu necessario per rispettare le nuove normative di sicurezza, che avrebbero reso la versione originale dell’attrazione non conforme. Fu rifatto l’intero sistema elettrico e le scenografie furono rese ignifughe, grazie a costosi trattamenti speciali.
| Nome | Tipologia | Apertura | Chiusura |
| La valle dei re | Attrazione | 1988 | 2008 |
| Ramses | Attrazione | 2009 | 2019 |
| Jumanji the adventure | Attrazione | 2023 | In Attività |
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Anche se non si riferisce alla Valle dei Re di Gardaland, Mazzoli disegnò un attrazione simile per un parco americano, mai realizzata dove il viaggio nell’antico Egitto avveniva su un percorso acquatico. Questo artwork rappresenta la stanza del tesoro con la statua che spara i Laser. Il progetto di un percorso acquatico venne preso in considerazione anche per il rinnovo dell’attrazione quando subì il rehab completo e prima della trasformazione in Ramses.