Tunga: il fascino perduto della giungla di Gardaland

Dopo anni di onorato servizio, il leggendario Safari Africano di Gardaland necessitava di un rinnovamento per tornare a catturare l’interesse del pubblico. Durante l’inverno del 1998, il parco intraprese una profonda opera di restyling, trasformando l’attrazione in una delle novità più attese della stagione 1999, insieme a Jungle Rapids.

Il cambiamento non riguardò solo il nome: Tunga, ispirato a una personale interpretazione del celebre “Tarzan”, portò con sé un completo rinnovamento degli animatronici, molti dei quali ormai deteriorati. Furono introdotti nuovi elementi scenografici e posizionate in più punti le  “statue” di Tunga, simbolo della nuova identità dell’attrazione.

Nonostante il restyling, il percorso originale e la stazione di partenza rimasero invariati, così come l’edificio del bar annesso. Ciò che cambiò fu l’atmosfera: la fitta vegetazione, sapientemente distribuita, isolava visivamente l’area dal resto del parco, creando un’autentica esperienza immersiva nella giungla tropicale.

Un’ulteriore modifica significativa fu apportata a metà anni 2000, con il rinnovamento dell’illuminazione serale. L’introduzione di luci colorate e faretti scenografici contribuì a creare un’ambientazione ancora più suggestiva, arricchita dall’inserimento di numerose liane sospese che attraversavano il percorso.

La fama e la fine di un epoca

Tunga riscosse un grande successo tra i visitatori grazie al suo carattere esotico e suggestivo. Tuttavia, con il passare degli anni, i costi di manutenzione, la vecchiaia della struttura e un calo d’interesse del pubblico spinsero Gardaland a prendere una decisione drastica: la sua definitiva rimozione.

Nel 2011, al posto di Tunga, nacque Raptor, una delle prime montagne russe alate d’Europa. Alcuni degli elementi scenografici originali vennero riutilizzati in Jungle Rapids o conservati per eventi futuri, come il Magic Circus. Altri furono demoliti o donati: l’enorme gorilla, una delle icone più amate, fu regalato e trasformato in un carro allegorico di Carnevale assieme ad alcune delle scenografie come ad esempio delle maschere indigene.